giovedì 12 febbraio 2009

Ventimila leghe sotto (i mari)


marte costa
in
Ventimila leghe sotto
(i mari)
il metaforico immaginifico fantasmallegorico "musical" degli abissi tutti,
con
Martina Trezza
Elda Adriano
Valeria Bugni

sabato 21 febbraio ore 11 circolodeilettori Torino


Il classicissimo romanzo di Jules Verne, scrittore della geografia del fantastico, e di ardite e temerarie esplorazioni, si presta particolarmente all'attitudine allegorica ed alla poetica di vivide metafore musicali e liriche già collaudate nei precedenti lavori della Compagnia Necèssita Virtù fondata e diretta dall’autore compositore e regista Marte Costa, che si sta ormai segnalando come una nuova salutare realtà (?) nella creazione di un’originale forma di teatro musicale, dove la musica è composizione autentica e mai scontata, i testi ambiscono a forma poetica autonoma, e lo spettacolo, il frutto di idee, e non di meri effetti tecnici… (che, ammettiamo, nomen omen, non avremmo comunque!)

Mentre molti dei luoghi che Verne aveva esplorato solo con la fantasia, sono ora conosciuti (o addirittura turistici!), gli abissi oceanici nello spettacolo sono quelli reconditi della coscienza, i mostri marini incarnano ben altre attuali mostruosità terrestri, i colori delle creature marine di ogni latitudine si mescolano alle mille cangianti sfaccettature dell'animo umano e dei suoi discontinui rapporti con gli altri. L'esplorazione di un mondo sommerso, puro, regno dell'incanto e dell'emozione, ma anche caleidoscopico specchio nel quale si rifrangono tutte le luci e le ombre di quello ufficiale: buffi pesci sono parodia di vezzi e grossolanità umane, mentre altre leggiadre forme di vita subacquea incarnano speranze e nobiltà in via d'estinzione. Nello snodarsi delle arie dei personaggi principali ed i numerosi consueti intrecci corali e contrappuntistici, la vicenda percorre le sole tappe più significative del viaggio nel quale ci guiderà il misterioso e solitario capitano Nemo: dalla perfetta macchina sottomarina del Nautilus al mitico regno di Atlantide, dal Mediterraneo alle acque del polo sud, dalle foreste sottomarine al Mar dei Sargassi, e via via la terribile piovra gigante Kraken, le leggendarie sirene ed il loro malinconico canto, il “famelico” squalo, “merluzzi stoccafissi e baccalà”, "cozze" con ambizioni da soubrettes, spugne, conchiglie, coralli, stelle e cavallucci marini, dove ogni cantante-attore interpreta una delle "fantasmallegoriche" creature.


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