sabato 25 aprile 2009

25 Aprile

è, ed è stata quella di oggi per me una festa di grande significato e altrettanta commozione (co-mozione). Alcuni titoli, alcuni accadimenti:

ore 10.30 – in piazza Carignano
DIALOGHI-Le risorse della democrazia-
Quando la coscienza sarà per noi più autorevole della legge, e quando la legalità sarà per noi un obbligo di
coscienza?

ore 16 circa: un coro di bambini che canta Bella Ciao in piazza Castello. Solo due o trecento persone davanti. No, via, scrivo, TANTE, almeno due o trecento persone davanti, tutte commosse di incertezza e di speranza, tutti uniti per ben tutte le strofe!

ore 21: letture al teatro regio, contrappunto di violoncello e fisarmonica (come il mio primo Pascal! -foto-[assai minor cosa...]) http://www.italia-liberazione.it/ultimelettere/ [aprirne a caso, non si può sbagliare].

Allego, tra le lettere dei condannati a morte della resistenza appena ascoltate, non una delle tante accoranti che mi hanno cagionato sgomente lacrime di gioia, ma quella, gioia asciutta, di Giacomo Ulivi, fucilato a 19 anni per rappresaglia il mattino del 10 novembre 1944. Mi piacerebbe dedicarla a tante persone, oltre che a me stesso, che solo pochi giorni or sono ho scritto un post, che ora mi pare davvero ridicolo! Magari anche alle tante, quante me ne son sovvenute cercando questa foto in bianco e nero! (ed ho fatto un conto approssimativo, saranno un'ottantina!!) che hanno, quale verbo utilizzare... preso parte? parte-cipato?, ai miei spettacolucci, anche e più a quelli che ho considerato sodali e mi hanno poi inviato laconico addio attraverso un sms, una mail... o niente persino! E magari infine a coloro cui ho detto, con improvvida ma baluginare di saggezza, che con il passare degli anni e della propria vita non si diventa delle persone migliori, quasi mai, ma anzi, ci si pèrdono, ideali, slanci, speranze... Perdóno, per dono.

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